Arriva dall’Oriente, è veloce, efficace e soprattutto fai da te. L’auto-massaggio del viso cura il corpo e la mente.
La saggezza e il rigore sono orientali,
la velocità e la praticità di esecuzione assolutamente occidentali.
Stiamo parlando della riflessologia facciale, “dien Cham”, un’antica
tecnica vietnamita, da poco riscoperta In Francia e ancora quasi inedita
in Italia, che lavora sui canali di energia e il sistema nervoso che
scorrono lungo il viso. A esportarla è stato il medico vietnamita Nhuan
Le Quang, il terapeuta estremo orientale che ha raccolto e riorganizzato
le antiche mappe dei guaritori. Il punto di forza di questo metodo? Lo
puoi utilizzare anche quando sei in ufficio o in coda a un semaforo: è
un’autocura di pronto intervento particolarmente efficace per la
gestione di quei disturbi che quotidianamente ci affliggono come
l’emicrania e il nervosismo. Vediamo con esempi più nel dettaglio di
cosa si tratta.
Come funziona
Secondo la riflessologia facciale il viso rappresenta un uomo in piedi: tra la fronte e il mento c’è la mappa dell’intero corpo. La parte bassa del volto – mento, mandibola, bocca corrisponde alla parte inferiore del corpo: gambe, organi, genitali, area intestinale e reni. La parte mediana – naso, zigomi – riflette lo stomaco, il fegato, il pancreas, i bronchi. La parte alta è collegata a gola e testa. «Più nel dettaglio nella zona intorno agli occhi si trovano i punti riflessi della gola, quelli del volto vero e proprio fino alle tempie sono sulle tempie, quelli dell’area cerebrale, che è anche luogo delle emozioni e della concentrazione, sono presenti sulla fronte. Diversamente dalle altre mappe di riflessologia (quelle piedi e mani), la facciale prevede per ogni organo più punti di corrispondenza. Questo è un vantaggio per la terapia», spiega il naturopata Rudy Lanza,. Stimolando un maggior numero di recettori si attivano più sostanze analgesiche e antinfiammatorie come la serotonina e le endorfine che accelerano la riduzione del dolore. «Il suo principio è la biostimolazione: la riflessologia facciale intende per squilibrio una minore conducibilità energetica che va integrata con la sollecitazione di punti precisi. Questo input vibrazionale viene effettuato esercitando una pressione con una piccola punta d’acciaio arrotondata o con la nocca dell’indice piegato», dice Lanza. Nota bene: per “dien’ cham” tutto è simmetrico, gli organi situati a destra si ritrovano sul lato destro del volto e lo stesso vale per quelli a sinistra. Anche per i mancini non c’è inversione: la comunicazione elettrica rispetta questo ordine.
Auto-diagnosi
Il volto non è una cartina al tornasole, nel senso che non sempre
rivela immediatamente i problemi del corpo. «Talvolta è possibile notare
un colorito più pallido, una mancanza di tono,
una riga di troppo nella zona che corrisponde alla parte in
sofferenza. Può capitare che profonde rughe tra gli occhi siano
indicative di una disfunzione epatica, a volte palpebre di colore scuro
possono rivelare reni deboli, guance rosse potrebbero segnalare problemi
di circolazione», aggiunge Lanza. Ma non è il caso di affidarsi solo a
questi segnali: è bene sentire da che punto arriva il dolore e seguire
la mappa per esercitare le corrette pressioni sui punti riflessi.
La seduta fai da te
Dopo aver osservato il viso e stabilito quali sono i punti da
trattare ecco come procedere. Inizia la seduta esercitando brevi
pressioni di tre-quattro secondi sotto le tempie, ricche di terminazioni
nervose, poi passa ai punti veri e propri. Esercita su ognuno una
pressione con la nocca dell'indice piegato (vanno bene anche una biro o
una punta arrotondata) e immagina di bussare a una porta. Esercita una
pressione avanti e indietro su ciascun punto per 10-20 secondi, sia in
diagonale (come quando vogliamo cancellare con la gomma) che a cerchio
(in senso orario). Non si deve esitare a ripetere la pressione 2 o 3
volte se il dolore persiste. Si può iniziare da qualsiasi punto indicato
per un dato caso, ma è d'obbligo seguire il protocollo anche in fase di
chiusura della seduta che va conclusa sollecitando le terminazioni
nervose che si trovano sotto le tempie davanti all’orecchio.
Gestire problemi spiccioli
Per cancellare la stanchezza del viso e migliorare il colorito e
distendere le piccole rughe, prova di primo mattino questo massaggio:
posa le mani ai due lati del naso; spingi verso l’alto, facendo
scivolare il medio verso la radice del naso, poi sulla parte centrale
della fronte, fino all’attaccatura dei capelli. Scendi ai due lati della
testa, massaggia le orecchie fino a scaldarle, riunisci quindi i palmi
sul mento. Ripeti 10 volte, con un movimento continuo e una pressione
delle dita ferma e sostenuta. Se hai difficoltà di concentrazione
esercita pressioni sulle piccole bozze che si trovano a metà
sopracciglia. Nel caso di mal di testa stimola le tempie e i punti che
trovi sulla linea immaginaria che scorre da sinistra a destra a metà
della fronte. Se ti senti tesissima sollecita i punti dove nascono le
sopracciglia verso il naso. Un mal di pancia ti lascia senza respiro?
Esercita pressioni sull’area sopra il labbro superiore, a metà fra il
naso e il labbro stesso. Quando ad affliggerti è la sciatica, sollecita a
sinistra o a destra (a seconda che il dolore ti abbia colpito a destra o
a sinistra) i due o tre punti che trovi ai lati del mento.